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Immagine del redattoreChiara Commisso

Zucca x Lingua Clara

Usu latinae linguae verba nova et insolita explicare. Ovvero spiegare cose nuove con parole vecchissime…Lingua Clara si inserisce nella cornice di ATB Associazione Culturale con la volontà di mostrare le potenzialità di una lingua, considerata ormai obsoleta, ma che si dimostra invece contemporanea e viva. Non si propone di usare il latino che avrebbe utilizzato Cicerone, ma sfrutta, piuttosto, la struttura e i termini, anche quelli insoliti, del latino con l’obiettivo di intessere un gioco tra chi scrive e chi legge: quello di capirsi attraverso parole lontane, evocative, insolite, che nella loro verità eterna palesano un significato immediatamente chiaro. Non serve conoscere il latino per capire il significato di questo latinorum!



Zucca: Id est aurea cucurbita



Curiosità


Cosa c’è di più caratteristico di una zucca di Halloween? Da dove nasce la tradizione di intagliare un grosso ortaggio per riporvi dentro una candela che produca inquietanti bagliori? E perchè illuminare in questo modo la notte più "oscura" dell’anno?

Per scoprirlo dobbiamo tornare al passato, nella vecchia Irlanda, e addentrarci nelle sue stradine battute dal maltempo, infreddoliti rabbrividiamo nel nostro mantello e così ci rintaniamo in una piccola e rumorosa locanda. Beviamo abbondantemente, ma non senza preoccupazioni, boccali di birra e vino... Attenzione però perché tra gli avventori del locale potrebbe nascondersi niente meno che il diavolo! O perlomeno questo è proprio ciò che accade secondo la leggenda a Jack, un fabbro astuto, un po’ avaro e un po’ ubriacone, che nei deliri dell’alcool per poco non consegna la sua anima al demonio. Lo salva la sua arguzia, grazie alla quale promette al diavolo di diventare suo schiavo a patto che quest'ultimo si trasformi in una moneta per pagargli un’ultima bevuta. Tuttavia, una volta realizzatasi la metamorfosi luciferina, Jack il furbacchione lo ficca in tasca accompagnandolo a una croce d’argento, manufatto che dovrebbe impedire al demonio di riprendere le proprie sembianze. Il diavolo, dopo lunghi battibecchi, viene però liberato in cambio della vita del fabbro, anche se secondo un’altra leggenda si ripresenta dieci anni dopo per riscuoterne nuovamente l'anima. In questo caso comunque il malvagio Belzebù viene intrappolato su un albero con un altro inganno rinunciando per sempre a rendere Jack suo schiavo. Il nostro "antieroe" morirà così di morte naturale, dopo una vita di bagordi, ma a causa delle sue bravate sarà sfortunatamente respinto sia dall'Inferno che dal Paradiso. Costretto a vagare per sempre nell’oblio, si farà luce con una lanterna ricavata da un tizzone lanciatogli dal diavolo, prontamente riutilizzato come fonte luminosa contenuta all'interno di una grossa rapa.

Una rapa? Ma non era una zucca? La storia infatti non finisce qui: inizialmente è proprio con una rapa intagliata che si ricorda il suo vagare, ma a seguito dell’esodo degli Irlandesi dalla propria terra per una tremenda carestia si prenderà l’abitudine di usare altri ortaggi, in particolare proprio le zucche!



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