Sono un Artista/ fotografo/musicista/artigiano/scrittore/poeta/attore...
Tutti insieme ci faremo sentire forte e chiaro.
Altro che “Imprese non essenziali: ”... mi spoglio di tutto se l'arte non è essenziale, perché di arte io vivo!”
...“Poi ci sono i nostri artisti che ci fanno tanto divertire". Una frase infelice pronunciata in una sede istituzionale in un discorso autoreferenziale su un futuro rilancio della cultura che ahimè, non si è ancora visto. Una frase che riduce il concetto di arte e cultura ad un semplicistico processo d’intrattenimento. Eppure c’è stato un tempo in cui l’arte, la musica, la poesia, il teatro, la letteratura, ammaestravano, educavano, sostenevano; accaloravano, infervoravano e talvolta galvanizzavano; commuovevano, sconvolgevano o inducevano alla catarsi , turbavano, sconcertavano, indignavano; deliziavano, edificavano e solo a volte, anche, “divertivano”. Queste solo alcune delle cose che l’arte può creare. Ma, ingenuamente, pensavamo che fosse finita lì e non ci siamo sconvolti o inalberati più di tanto visto che ben conosciamo lo scarso interesse delle Istituzioni per il mondo della cultura contemporanea sempre più sminuito e messo da parte negli ultimi tempi proprio perché considerato “non essenziale”. Invece i nostri solerti amministratori si sono convinti – e hanno cercato di convincere tutti noi – che proprio la cultura fosse veicolo di contagio, quindi da segregare perché pericolosa concedendoci addirittura un giorno per organizzarci (ma organizzasse dè chè direbbe Proietti). Il punto è che il Covid-19, che pure esiste, è pericoloso e ci obbliga alla cautela, sta facendo meno danni di questa classe dirigente vergognosa e, a tratti, davvero sconcia. Fortunatamente coloro che lavorano nella cultura sono resilienti e creativi,anche di fronte a politiche scellerate, come testimoniato dalla protesta pacifica “Senza Arte sei Nudo anche tu) che da mesi sta “urlando il malessere di un intero mondo” dai social media. “L’arte in ogni sua forma è – e sempre sarà – assolutamente essenziale e va sostenuta ancora di più in questo momento in cui ogni settore creativo è stato messo in ginocchio”.
È una protesta che si propone di andare oltre il Covid-19 e serve a mettere in luce interi settori legati all’arte in ogni sua forma che, troppo spesso, vengono dimenticati o ignorati completamente.
Sono un Artista/ fotografo/musicista/artigiano/scrittore/poeta/attore...
Tutti insieme ci faremo sentire forte e chiaro.
Altro che “Imprese non essenziali: ”... mi spoglio di tutto se l'arte non è essenziale, perché di arte io vivo!”
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