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Triangle di Riccardo Surace | un testo di Riccardo Fossati sulla giornata mondiale della donna

L'IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE NELL'ARTE


-Stagione espositiva 2022 - #nEXTRAditio ATB Associazione Culturale presenta, in occasione della Giornata mondiale della donna, la mostra "Triangle" di Riccardo Surace. L'esposizione è stata pensata come parte del progetto #nEXTRAditio, espressione delle attività dell'Associazione per il 2022 dedicate ai giovani, alla digitalizzazione, al green, all'uguaglianza, ai progetti con una precisa vocazione territoriale dall'approccio curatoriale definito, rivolti a una community e a fruitori interessati a proposte dal taglio ben specifico. Un percorso culturale di esibizioni artistiche internazionali, quello di ATB per tutto il 2022, in modalità blended. Con il progetto #nEXTRAditio, ATB Associazione Culturale intende riproporre e ridefinire alcune delle modalità tradizionali di fruizione artistica proponendo opere contemporanee, talvolta sperimentali, ma in un contesto che favorisca anche un impegno di formazione e di recupero della tradizione artistica, valoriale e culturale. Questi i cardini della programmazione (nel corso dell'anno esporranno artisti italiani e internazionali) ben rappresentati nel progetto artistico in mostra dal 3 al 15 marzo 2022.

8 marzo. Festa della Donna.

Originata a seguito del rogo di un cotonificio/fabbrica di camicie della ditta Cotton, dipende a chi chiedete, avvenuto proprio l’8 marzo 1908 usa la mimosa come simbolo della solidarietà femminile, in quanto i grappoli delle lappole sono vicinissimi come dovrebbero esserlo le donne.

Bene. Ora che ci siamo levati il mito, il falso storico che si è venuto a creare grazie a confusione, giustificazioni politicheggianti e mera distanza cronologica, leviamo questa patina di polvere e vediamo per davvero l’origine della Giornata internazionale della donna.

Tutto ebbe inizio con la II Internazionale di Stoccarda avvenuta nel 1907; lì si decise di istituire una giornata dedicata alla donna, in particolare alla questione dei diritti femminili quali parità di salario e di diritti, in particolare quello di voto/suffragio.

Tuttavia alle donne proletarie venne vietato di allearsi con le donne borghesi. L’emancipazione dei generi è secondaria a quella della classe evidentemente.

L’allora presidente del Comitato delle Donne istituito dall’Internazionale del 1907, Corinne Brown, mandò a quel paese tale ideologia e fondò a Chicago il Giorno della Donna in data 3 marzo 1908, per poi decidere di far cadere la data della Festa della Donna all’ultima domenica di febbraio, col risultato che la prima VERA Festa della Donna negli USA ricade il 23 febbraio 1909.

Nel 1910, durante l’Internazionale di Copenaghen, si decise di istituire una Giornata della Donna e dei suoi diritti. In realtà già c’era, ma veniva festeggiata in giorni diversi in base al luogo.

L’8 marzo venne scelto nel 1921, a San Pietroburgo, per ricordare le sfilate di donne russe che chiesero la fine della Grande Guerra, diventando così il Giorno dell’Operaia, mentre l’anno dopo, in Italia, venne festeggiata la prima Giornata della Donna, ma il 12 marzo.

Insomma, è tutto un bailamme di date e confusioni. Andiamo al sodo e saltiamo in avanti di vent’anni e uno sputo, durante i quali il movimento femminista continua a crescere in potenza, come un’onda.

Nel 1944 inoltre nasce l’UDI, Unione Donne Italiane, e viene indicato l’8 marzo come Giornata della Festa della Donna. Due anni dopo viene scelta la mimosa come fiore simbolo perché di stagione ed economico.

E ancora, balziamo avanti di altri trent’anni durante i quali l’onda femminista cresce ancora di più in potenza, fino a raggiungere l’apice nel 1972 quando le donne italiane manifestano a Campo dei Fiori a Roma, chiedendo, tra le altre cose, la legalizzazione dell’aborto.

Nel 1975 lo tsunami femminista raggiunge il punto d’impatto, con la scelta dell’ONU di stabilire l’8 marzo come Festa della Donna per la parità dei diritti di genere.

Ma.

C’è un ma. Sempre.

La giustificazione scelta a legittimazione della Giornata internazionale della donna è proprio il famigerato rogo del 1908, le cui vittime furono però scambiate con quelle di un rogo avvenuto tre anni dopo, nel 1911 come se tutte quelle lotte per la parità dei diritti combattute dalle varie Internazionali fossero state dimenticate, come se la Festa dell’Operaia del 1921 fosse stata rimpiazzata e dimenticata e sostituita da un effetto Mandela collettivo.

E così, mentre si muore ancora oggi sul lavoro e i diritti delle donne vengono infangati da un velo di misoginia, la Festa della Donna diventa l’occasione per fingersi santi e brave persone, per poi dedicarsi al femminicidio neanche 24 ore dopo.


Marzo 2022

(Riccardo Fossati)

SITOGRAFIA ESSENZIALE


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