Questo libro appartiene ad un genere letterario di difficile definizione; non è un romanzo o un racconto, e non è un saggio di critica letteraria; si tratta di un carteggio, certo, ma tra personaggi, non tra persone; personaggi della letteratura russa, i destinatari, anzi le destinatarie, e personaggio inventato dall’autrice, la scrivente. Si entra dunque in un gioco di specchi in cui ci si inserisce con estrema facilità e si è portati a riflettere su temi di carattere psicologico, sociologico, filosofico che riguardano le nostre esistenze attraverso le riflessioni della mittente delle lettere. Rosa Sorda possiede una conoscenza vasta e approfondita, una predilezione e una passione per tutta la grande letteratura russa, perciò se sei un esperto in materia non resterai deluso e la tua conoscenza ne sarà arricchita; ma non preoccuparti se invece sei un lettore che ha altri interessi o che conosce solo superficialmente le opere citate, magari perché ne hai visto qualche rappresentazione teatrale e ne hai un vago ricordo, non importa, questo libro è adatto anche a te.